01/01/2011
La Stampa - Venerdì 31 Dicembre 2010
Lo Stuzzicaventi
NEL 2011 SOGNO UN’ITALIA DI CITTADINI.
GUIDO CERONETTI
 Inalterato, intero, tutto nel medesimo sacco, il pensiero dominante si trasferisce dal vecchio al nuovo anno. Per lo più il suo linguaggio è statistico; le parole e le metafore sono le stesse; le voci dei parlanti hanno aumentato nomenclatura americana; deplorazioni ed esortazioni pie non varieranno spartito. Ceffi orribili, nell’ombra, né parlano, né scrivono, né si mostrano; siedono dappertutto, si muovono sul filo dei nostri luoghi comuni.
Le cose di cui mi importa diminuiscono ogni anno. Della riforma universitaria, di cui ho inteso parlare tutto l’anno non me ne importa niente. Della politica parlamentare m’importerebbe se mai le capitasse di scalfire in qualche cosa l’onnipotenza del luogo comune. Mi fa orrore pensare che potrebbe essere votata l’infame legge della vecchia (oggi fluttuante) maggioranza sul testamento biologico, voluta dai vescovi dopo il caso Englaro (sia sulla povera piccola vittima la pace). Vorrei veder sprofondare nel nulla progetti e cantieri della Expo milanese e sbarrata dagli angeli fiammeggianti, allo scempio dell’alta velocità, l’imboccatura della Valsusa.
Vorrei invece vedere l’ultimo verace tradizionale vivente invitato a turno da tutti questi pavidi governi e presidenti europei nei loro palazzi, rivolgendo congiuri danteschi alla funebre ottusa senile arroganza cinese, in secca risposta alla sedia vuota dove avrebbe dovuto ricevere il Nobel per la pace l’intellettuale dissidente in prigione a Pechino.
Vorrei vedere Obama riscuotersi come Gene Tunney dal K.O. di Jack Dempsey a Chicago nel 1927, e finalmente innalzarsi al rango di grande presidente degli States - vittorioso come Kennedy a Cuba, pacificatore sì, ma soltanto dopo aver vinto le sue guerre in corso e schiacciato l’idra atomica iraniana. (Dio sa come: ma si può non volerlo?).
Vorrei vedere - perché il sogno vuole la sua parte appena la ragione gratta l’enigma di un archetipo - il Messia stendere il suo ombrello bianco anche su questo non messianico Israele, riportandolo all’incirca all’epoca asmonea e alla grotta di Qûmram, la stessa che ci ha restituito, evento degli eventi del secolo XX, i rotoli del Mar Morto.(Ancora qualche generazione nella tormenta - tormentata e tormentatrice).
Vorrei che quando, nei sondaggi che si ripetono con esiti sempre uguali, gli italiani confessano che cos più li preoccupi, una maggioranza strenua, indubitabile, l’ottanta per cento almeno, rispondesse che è l’ambiente, il massacro d’ambiente, l’abitabilità, non i soldi, no, no, no...E subito dopo, o meglio ex equo, l’estendersi dei poteri criminali nell’impotenza crescente della legge. Questo significherebbe essere dei cittadini, e non un gregge di pecore da macello, che si lascia rassicurare dalla vicinanza di un gigantesco supermercato.
Disponessi di un attestato ufficiale (ma in ogni caso uno manualmente, non elettronico) lo darei di «donna dell’anno» ad Emma Bonino, per la sua intrepida, incessante mondiale sfida contro lo schifoso, ripugnante costume delle mutilazioni genitali femminili, un pezzo di tenebra umana che qualche presagio di luce vicina lo dà.
01/12/2011
PIÙ FACILE FORNIRE CONNESSIONE ALLA RETE
Una buona notizia sul fronte dell'accesso a internet: con il decreto cosiddetto Milleproroghe, sono state introdotte alcune norme che consentono di porre fine alle restrizioni imposte a chi, nell'ambito della propria attività, consente l'accesso alla rete ai propri clienti.
Le norme, che erano state introdotte dal Ministro dell'interno Pisanu nel 2005 sull'onda degli attentati terroristici, prevedevano, da parte di chi forniva i servizi di collegamento, la registrazione dell'utente e il monitoraggio del traffico, obblighi che comportavano un aggravio di spesa dovuta alla necessità di dotarsi di costosi software atti al controllo della navigazione.
È un passo avanti nell'eliminazione del digital divide, il divario che separa l'Italia dai principali paesi europei, e diffondere l'uso di internet.
Resterà in vigore solamente l'obbligo di chiedere l'autorizzazione alla Questura, per la fornitura del servizio, da parte degli Internet-Point ovvero quelle attività che dell' accesso alla rete fanno la propria ragione sociale.
|